BALLO AL MOULIN DE LA GALETTE
Pierre-Auguste Renoir; 1876, olio su tela, cm 131x175
Parigi, Musèe d’Orsay

La scena ritratta è quella di un ballo popolare all’aperto ambientato al Moulin de la Galette, un vecchio mulino abbandonato posto sulle alture di Monmatre. Il nome del locale fa riferimento ai dolcetti (galettes) che venivano offerti come consumazione compresa nel prezzo di ingresso.
Per eseguire l’opera Renoir frequenta per sei mesi il Moulin e tra la folla raffigurata si riconoscono numerosi amici e conoscenti dell’artista. Il soggetto è metropolitano e l’attenzione è rivolta alla raffigurazione della folla in movimento, che prosegue oltre la cornice, e agli effetti della luce. Tramite un uso nuovo e libero del colore l’artista cerca di suggerirci sia il senso del movimento che lo stato d’animo collettivo e la gioia d’un pomeriggio di festa. La forma è costruita mediante il colore che, a sua volta, assume un rilievo diverso in relazione al contrasto fra luce e ombra e fra toni caldi e freddi. Se osserviamo ad esempio le due coppie danzanti a sinistra, notiamo come i vestiti chiari delle ragazze spiccano contro gli abiti scuri maschili, definendo di conseguenza sia la forma dei corpi sia la sensazione del moto. Nella rappresentazione nessun personaggio risulta isolato, in quanto è inserito in un determinato gruppo (chi balla, chi chiacchiera, chi siede al tavolino, chi guarda in una certa direzione). L’insieme di questi gruppi, inondati dalla luce tremolante che filtra dalle fronde degli alberi, determina la profondità prospettica dell’intera scena. La sedia in primo piano spicca per i riflessi giallo-oro, il terreno, screziato di rosa e di azzurro, fa risaltare le due figure che si muovono al centro della pista, i vestiti chiari appaiono più luminosi e vibranti essendo accostati agli abiti scuri.